Nelle zone più evangelizzate, come detto, il
centro è costituito dalla Diocesi,
divisa a sua volta in “paroecie” poi pievi.
Il termine “pieve” proprio del nord e del centro
Italia compare per la prima volta nelle carte longobarde di Arezzo
del 715 ; si trova anche citato dal V sec. anche se
il suo significato andrebbe forse piuttosto inteso come “comunità di fedeli” legata ad un territorio anziché intesa
come luogo di culto.
Ciò sino alla fine del VII sec ed inizio dell’VIII
dove in Tuscia il termine “plebs”
viene ad indicare sia la chiesa battesimale che la circoscrizione territoriale.
Il Papa Gelasio già alla fine del V sec
fa una distinzione fra diocesis/ ecclesia
(diocesi), paroecia/ecclesia (chiesa
battesimale) e oratorium/basilica
(chiesa minore) .
Violante definiva la pieve che dipendeva dal vescovo
come “centro della organizzazione
ecclesiastica del contado” ed era la sola chiesa con fonte
battesimale e dall'XI sec. anche cimitero, dove ci si doveva recare in
occasione di feste religiose importanti e anche da parte dei battezzati,
versare lì la “decima”.
Alla pieve, infatti, come diritto di mantenimento
erano dovute le “decime” , introdotte nel periodo carolingio, per cui la
pieve aveva il diritto di riscuotere la decima o spesso anche meno, parte dei prodotti
dell’azienda agricola.
Le “decime”, inizialmente riscosse dal
vescovo potevano essere divise in quattro parti: al vescovo, al clero plebano,
ai poveri ed alla manutenzione degli edifici sacri .
Sino alla fine dell’XI sec si ebbe un’espansione
delle costituzioni di nuove pievi, talvolta dallo smembramento di precedenti,
sia per la nascita di nuovi centri urbani più importanti, sia per la richiesta
delle popolazioni di avere maggiore vicinanza soprattutto in periodi di
invasioni e guerre con la chiesa battesimale.
Sorsero anche chiese all’interno delle “curtes” carolinge per cui la decima
della “pars dominica” andava a questa
e quella della della “massaricia” alla pieve.
Pieve San Lorenzo a Minucciano |
E’ importante il dibattito aperto a suo tempo sulla
continuità amministrativa “conciliabulum”
ligure, pago romano e pieve.
Pieve dell'Assunta a Fornovo |
Pieve di Bardone, lastra di S. Margherita |
Pieve di Bardone |
Pieve San Lorenzo |
Pieve San Lorenzo |
Lastra del Martirio di Santa Margherita a Fornovo |
Se ne fanno portatori il Mariotti per la Pieve di
Santa Maria Assunta di Fornovo Taro,
Ubaldo Formentini, Pietro Ferrari e Manfredo Giuliani per la Lunigiana.
Si affiancano gli studi di eminenti studiosi quali
il Bognetti per gli studi sul Frignano ,
il Serra , il Sereni che riconosce tale possibilità nella
montagna ligure di levante.
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